La Colombia
continua a vedere, dal punto di vista politico l’alternanza di liberali
e conservatori. Le differenze ideologiche dei due partiti si fanno via
via più sfumate, e la personalità e gli obiettivi dei singoli presidenti
diventano più determinanti del partito di appartenenza rispetto alla
matrice da cui provengono.
Mentre prosegue
l’attività della guerriglia, sono anche fondate le AUC (Autodifese Unite
di Colombia), un corpo paramilitare, talvolta osteggiato e talaltra
favorito dallo stato, che svolgono il lavoro “sporco” della lotta alla
guerriglia, diventando però anche un pericoloso strumento, spesso
asservito a ricchi proprietari terrieri e di trafficanti di droga.
La ricetta
utilizzata nella lotta alla guerriglia è mutevole e prevede a volte il
pugno di ferro, altre volte la trattativa. Dopo l’ultimo, clamoroso,
fallimento dell’opzione negoziale di Andres Pastrana Arango (1998-2002),
il nuovo Presidente eletto, Alvaro Uribe Velez (2002-2010) ha utilizzato
una tattica di scontro radicale, con un massiccio impiego dell’esercito
e il tentativo di far rientrare nella vita civile coloro che lasciano i
paramilitari o la guerriglia.
Indubbiamente, il
potere della guerriglia diminuisce e le zone da essa controllate
divengono più piccole, ma le formazioni si frammentano e si
estremizzano, perdendo la propria caratterizzazione ideologiche e
accostandosi sempre di più al traffico di droga. A contraltare dei
successi nella lotta della guerriglia, si hanno però delle pesanti
ricadute dal punto di vista sociale: per sostenere lo sforzo militare
vengono tagliate le risorse destinate all’istruzione e alla sanità
pubbliche, che perdono costantemente importanza rispetto a quelle
private.
Il presidente della
Colombia, Juan Manuel Santos
Recentemente (il
30 maggio 2010) in Colombia si sono svolte le elezioni presidenziali;
poichè nessun candidato aveva ottenuto la maggioranza dei consensi, si è
dovuti passare al ballottaggio tra il leader del centro-destra Santos e
l'ecologista moderato Mockus. Con un forte distacco sul rivale, il
conservatore Juan Manuel Santos, considerato il delfino di Uribe, è
diventato il nuovo presidente colombiano. |